Quando salta la corrente

Quali sono i motivi

Le cause possono essere diverse con implicazioni completamente differenti. Elenchiamo qui sotto i tre principali motivi:

  1. Superamento della massima potenza di fornitura. Il fornitore di energia si tutela limitando i sovraccarichi di rete e attuando la disconnessione dell'utenza se si supera il limite contrattuale.
  2. Superamento della massima corrente di impianto. La presenza di interruttori magnetotermici nel quadro elettrico garantisce di non superare le massime correnti consentite per scongiurare il pericolo di incendio.
  3. Superamento della massima corrente di dispersione. Gli interruttori di protezione differenziali (salvavita) intervengono ogniqualvolta rilevino una corrente dispersa verso terra superiore ad un limite ritenuto pericoloso per la salute delle persone.

Sensibilità degli interruttori differenziali

La terza motivazione è di notevole interesse poiché la particolare sensibilità ai disturbi  degli interruttori differenziali, di per sé già molto sensibili, è diventato un problema ormai noto a tutti. Anche Wikipedia alla voce "interruttore differenziale" riserva un intero paragrafo a questa problematica.

Non sono rari i casi in ambito civile in cui viene segnalato che un differenziale scatti, aprendosi, senza un apparente motivo. In alcuni casi il fastidioso fenomeno si presenta ripetutamente, concentrandosi in una particolare fascia oraria (omissis) Le cause possono essere molteplici, per lo più connesse a disturbi sulla linea di varia origine (omissis) Inoltre la sempre maggiore presenza di apparecchiature elettroniche e regolatori di velocità a frequenze variabili (inverter) installate negli impianti porta a scatti intempestivi immettendo nella stessa rete disturbi che vengono letti dai differenziali come veri e propri guasti  [Wikipedia]

Come intervenire

E' possibile intervenire nell'impianto per limitare l'entità del problema in vari modi. Queste solo le cose che possiamo fare:

  • Sezionare l'impianto in parti più piccole e meno estese utilizzando più interruttori differenziali di quelli strettamente necessari. Facendo così la corrente differenziale "vista" da ciascun differenziale sarà minore e sarà più difficile l'intervento indesiderato dei dispositivi
  • Aumentare la soglia di intervento dell'interruttore differenziale sostituendolo con uno a soglia più elevata. Questo non è sempre possibile poiché la legge impone un vincolo sulla massima corrente di intervento per garantire la protezione da folgorazione per contatto accidentale. In ambienti industriali, in presenza di chiare indicazioni e opportuno training del personale, è possibile farlo ma negli ambienti residenziali questo non è possibile e non è proprio il caso di rischiare, non credete? Negli ambienti residenziali il limite è stato fissato a 30mA e pochi ms di tempo di intervento.
  • Utilizzare un interruttore differenziale a riarmo automatico che in caso di intervento, a seguito dell'apertura, questo si richiuda in automatico dopo alcuni minuti, tentando il riarmo. Le norme lo consentono a patto che, prima di riarmarsi, questo effettui un test della linea a bassa tensione per scongiurare la presenza di una impedenza di dispersione all'atto del riarmo. Può fare alcuni tentativi, dopodiché deve rinunciare e l'unica possibilità rimane il riarmo manuale.

Gli interventi descritti non sempre sono facilmente realizzabili. Si pensi ad un immobile storico magari in una città storica dove non è facile sezionare ulteriormente l'impianto esistente dovendo realizzare nuove tracce nei muri. Oppure al riarmo automatico che comunque non scongiura il disservizio provocato dal distacco.

Il quadro della situazione

A solo scopo esemplificativo, utilizzando i dati in nostro possesso, questo è più o meno il quadro della situazione.

Chi ha avuto almeno un episodio di scatto indesiderato del differenziale

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Chi ha risolto il problema intervenendo sull'impianto in modo tradizionale

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Oltre agli interventi elencati esiste oggi un'altra possibilità, alternativa a quelle descritte e qui l'elettronica ci viene in aiuto!

Compensare la componente reattiva stazionaria

E' possibile compensare parzialmente la corrente reattiva stazionaria dispersa dall'impianto introducendo una piccola corrente di segno opposto riducendo la probabilità di interventi indesiderati e migliorando quindi enormemente il comfort generale.

Per saperne di più: perché scatta il salvavita